Ero curioso di vedere come fosse un film della durata di 5 ore, ed essendo un ammiratore di Bernardo Bertolucci mi sono fatto trasportare e non intimidire dalla lunga durata, che non si nota perchè la pellicola scorre che è una meraviglia, così come è meravigliosa la storia, la sceneggiatura, la fotografia, il montaggio, la recitazione, la regia, l' ambientazione, il paesaggio, ed altro elencare che per questo capolavoro italiano, non basterebbe una giornata!
Un tema che a distanza di 40 anni è attualissimo con ciò che stiamo vivendo nel nostro Paese da 20 anni ad oggi, ieri i contadini contro i padroni, oggi gli impiegati, oparai e studenti contro le banche, la finanza, la chiesa e i media, nuovi padroni tecnologici che ci sfruttano e ci fanno vivere nell' ignoranza distraendoci con le stupidate mentre LORO si arricchiscono sempre più!
Ha fatto benissimo Bertolucci a evidenziare come chiesa/fascismo/finanza sono un corpo unico, e come ad oggi si sono evoluti grazie alla politica corrotta e magistratura compiacente; Novecento è un film che si collega perfettamente all' oggi, dalla nascita di questi padroni al loro sviluppo sui mercati internazionali e nella sfera privata di ogni singolo cittadino fuori da certe caste!
Bertolucci è scomodo perchè non si nasconde dietro falsi moralismi e bacchettonaggini varie, fa vedere la realtà delle cose ( non è che i comunisti siano stati molto meglio dei fascisti, ma sicuramente sono stati meno ipocriti! ), attraverso frasi, gesti, nudità dal bambino all' adulto, addirittura bestemmia ( non riuscivo a credere alle mie orecchie, ho dovuto rivedere quei secondi... ), pochi registi come lui lo sanno fare bene, così come deve essere.
Ancora una volta abbiamo visto che noi italiani sappiamo fare VERI CAPOLAVORI senza ricorrere all' uso eccessivo di effetti speciali come solo gli americani sanno fare, ma che non avranno MAI quella poesia che solo il nostro cinema sa infondere in ogni storia.
E' scontato scrivere che il mio voto per NOVECENTO sia 10.
Questo film è un capolavoro, una pietra miliare quasi senza uguali nella storia del cinema italiano e mondiali.
il fatto che sia fazioso non può cancellare le interpretazioni dei grandi artisti e neanche quelle veraci dei contadini.
a chi è fascista non può andare proprio giù ma la storia è storia ed i fascisti nacquero come servi e cani da guardia dei padroni, che navigavano nell'oro e sfruttano indecentemente in paga ed orario lavorativo i poveri contadini.
e che piaccia o no, a quelli di destra ancora oggi i fascisti restano servi dei potenti (vedi fini con berlusconi).
e che piaccia o no ancora oggi i potenti sfruttano con leggi ad hoc (vedi legge biaggi) i "poveri" facendoli lavorare senza condizioni e senza futuro in posti lavorativi pietosi ed indecenti, per quattro soldi.
e' che la storia in realtà sembra non averci insegnato nulla....
riguardatevi il film e w il popolo ed abbasso il capitalismo quello di ieri e quello di oggi, uguali nello sfruttamento della povera gente per il piacere di far vivere pochi in immense ricchezze.
viva novecento !!!!!!!!
io spero che chi ha dato 1 a questo film fosse sotto uso di stupefacenti o psicofarmaci!!!
il film rappresenta perfettamente la società italiana dell'epoca, non solo quella fascista che tutti qui rammentano, ma anche quella della Grande Guerra e della mezzadria...
come non ricordare la frase "il padrone è vivo" che indica la sostanziale sconfitta di olmo, il taglio dell'orecchio come sfida al padrone e i ricchi che saranno sempre ricchi...
parliamo di stupri, omicidi, gatti morti ecc. mi chiedo, se è successo veramente, ed è successo, perchè non rappresentarlo??? oppure preferivate il solito film di guerra dove il generale patton arriva e ci salva tutti???
Ricordo di aver mostrato a mio nonno questo film, contadino della zona in cui è ambientato, e rimase commosso dicendomi: "ai noss teimp la vita l'era propi acsè!".
Un ottimo film sia dal punto di vista cinematografico che per la riproposizione delle vicende storiche; perfettamente concorde con l'opinione espressa da VerbaL: si tratta di fatti storici e di una verità inopinabile, in modo particolare nell'Emilia del tempo; inoltre, a discapito di quanto sostenuto dai soliti anti-politici, il finale mi sembra particolarmente autocritico.
Un'ultima nota per quanto riguarda le location del film, in riferimento a quanto scritto da Nicola; il film è ambientato nella bassa tra Parma e Piacenza, in Val d'Ongina per la precisione. La corte dei contadini è nota come "Corte delle Piacentine" e si trova tra Roncole e Soragna. La casa colonica dei padroni dovrebbe essere invece nel mantovano.
media troppo bassa per questo film .Capolavoro è un attributo che questo film merita.Una fedele ricostruzione storica dei primi 45 anni del novecento.Film diviso in due atti per vivere tre generazioni di padroni e contadini proiettati su uno sfondo rustico qule la campagna emilòiana, dove maggiormente si sentì il mutarsi della politica italiana tra primi scioperi,socialismo e l' avvento del fascismo frino alla liberazione del 45. Film che secondo me per chi lo ha visto e per chi lo vedrà sarà indimenticabile.gli darei 100 ma posso solo9 dargli 10