Trovo una media voto alquanto esagerata per questo film che non si sa nemmeno in quale genere possa essere catalogato. Forse genere grandi cazzate. L'ho guardato perché c'era Jim Carrey che mi fa scialare ma ho preso una cantonata come l'Inter che ha preso Montoya. Quella del titanic è anche sopravvalutata come bellezza, io l'avrei lasciata affondare perché ne trovi assai di meglio. Ovviamente non voglio fare l'ipocrita perché glielo butterei ma diciamo che non è il mio tipo ecco. Non mi esalta, come anche Kirsten Dunst. Ma un paio di colpi anche a lei ovviamente si. Il film è pura fantascienza, è per larghi tratti irreale quasi quanto un film sull'olocausto. Forse persino avatar è più reale di questo film. Come fanno a pensare ste cose bah chissà che c'hanno in testa le persone. Un pò però mi ha lasciato riflettere perché esperimenti del genere sarebbero toghissimi. Io potrei fare come ha fatto Frodo: mi zicco nei ricordi della ragazza che desidero immensamente e mi sostituisco al suo ragazzo così finalmente me la posso trombare alla faccia sua. Sarebbe anche bello rimuovere tutti i nostri ricordi negativi come l'università nel mio caso. Purtroppo una cosa del genere non esiste, purtroppo specialmente per i romanisti che così non potranno mai cancellare dalla loro memoria il 26 maggio 2013. E QUANNO VE PASSA! Aahhahah... comunque un film troppo articolato, difficile da seguire non si capisce quasi nulla, troppo fantasioso, veramente una boiata immane tant'è che ad un certo punto mi sono alzato e me ne sono andato in salone a giocare col gatto per darvi un'idea della vastità del ca**o che me ne fregava di sta cafonata di film. Io le guardo le coglionaggini ma fino a un certo punto oh. Poi già l'inizio aveva dato l'idea della fantascienza: una ragazza sull'autobus che si fa avanti in quel modo, vuole che stai con lei e poi te la dà subito appena ti ha conosciuto e vi fidanzate. Dov'è il trucco? Il confine tra ragazza intraprendente e troia è molto sottile. Quando mai si vedono scene del genere, io al posto di Jim Carrey mi sarei chiesto ndo stavano le telecamere de sta candid camera. Troppo facile così non esiste. E mi dite che quella era una che voleva una storia d'amore piuttosto che una battona? Più facile credere allo gnomo armato di ascia di mistero. Incredibile come mi avete fatto cupare con questo film. A fate i seri va
Giancarlo Cartelloni, 70 anni, vivo nel quartiere "il bello che avanza" (MI).
Visto ieri sera la prima volta. E' un film molto interessante e molto frammentato, il classico caso in cui l'opera acquisice maggiore "compattezza", sia visiva che concettuale, quando lo si rivede. La trama è funzionale alla comprensione del significato, che mi è parso molto profondo e importante, ma la complessità della trama stessa in un certo senso obbliga lo spettatore a concentrarsi su questa, perdendo un po' di vista la parte più strettamente concettuale. Sicuramente questo è un punto di debolezza del film, ma sono certo che il 7 che assegno oggi potrebbe diventare un voto molto più alto dopo altre visioni.
film molto complesso bisogna essere scrupolosi nella visione del film x capire tutte le varie sfumature....al di la' di questo il film nel suo caos sfocia in una romanticheria e nostalgia davvero significativa
Ho trovato l'idea di base del film interessante. Onestamente credo che la storia sia stata tirata troppo per le lunghe, mi riferisco all'infinita sequenza del protagonista che vaga da un ricordo all'altro. Semplificare questa parte avrebbe sicuramente alleggerito la visione, senza sminuire il significato del film.
Ne sarebbe derivato un film più corto, o si avrebbe avuto più spazio per esplorare gli altri personaggi (il medico, la segretaria biondina, i due operatori... personaggi più o meno simpatici, ma di cui sappiamo poco o niente)
Voto 7, ma resta la delusione per tutta la serie di potenzialità inespressa del film.
Dai commenti mi aspettavo di più: l'idea del film non è a mio avviso riuscita alla perfezione, per lo scorrere troppo lento e le musiche che conciliano un pisolino. Tuttavia un 6 ci può stare per un positivo Jim Carrey e soprattutto per la bellezza della Winslet e della Dunst (quando si dice che l'occhio vuole la sua parte!)