Una svolta nel cinema della Disney. L'amore incondizionato è passato, appartiene ad un altra epoca. Qui i due protagonisti si innamorano uno dell'altro soltanto perchè rappresentano quello che non si conosce. Infondo l'amore cos'è se non una scoperta? In molti casi la scoperta è soltanto l'universo dell'altre sesso, in questo caso la scoperta è di un intero universo. Alcune sequenze sono davvero molto simpatiche. La pulizia della casa per esempio è molto ben riuscita con tutti gli animali che si attivano per lavare e ripulire tutto e con il finale amaro della morte del bacarozzo. La protagonista è molto brava (Amy Adams). Beh riuscire a rendere credibili quelle cose che diceva era molto difficili, però lei riusciva molto bene nell'impresa, poi è nata a Vicenza quindi mi è anche più simpatica :-) Un'altra cosa che mi ha colpito è la netta divisione che la Disney non ha mai fatto tra il mondo delle favole e quello reale, quest'ultimo etichettato come il posto dove "nessuno è felice" (finalmente l'ha capito). Sembra una cavolata ma è un gran passo per l'esperienza Disney. Buona anche la regia di Kevin Lima. In conclusione questo Come d'incanto è praticamente una sorta di Shrek più politicamente corretto ed anche i clichè, che sono comunque presenti, non vengono presi seriamente, ma quasi ridicolizzati.